Enza Polito, nasce a settembre del 1965 – Sicignano Degli Alburni (Salerno).
I suoi primi interessi vanno dall’architettura alla natura morta. Nel 1985 si trasferisce a Roma dove matura le sue prime esperienze nell’ospedale psichiatrico “Santa Maria della Pietà”, confrontandosi con il drammatico vissuto quotidiano dei malati che rappresenterà una pietra miliare per le sue future scelte artistiche. Partecipa a stages in differenti studi di Roma per perfezionare la tecnica fotografica pervenendo all’acquisizione di conoscenze sui metodi di ripresa, sviluppo e stampa. Segue un percorso che la condurrà ad esplorare i luoghi dell’inconscio, ad indagare spazi illimitati, ad immergersi in profondità abissali dove sagome e ombre vengono trasfigurate nell’astratto universo delle forme. Lontana dalle apparenze ingannevoli chiede ai segni della sua arte fotografica l’essenza dell’eterna bellezza.
Enza Polito sussurra alla materia e da sempre con essa intraprende un dialogo attento e profondo. Nelle sue opere, questa materia primordiale assume di volta in volta forme diverse e si anima improvvisamente con l’impeto prepotente che ha ogni creazione. Generazione che è anche rigenerazione, riciclo dei materiali, uno degli aspetti dei suoi lavori più recenti. Oggetti scartati e dimenticati, destinati ad essere smaltiti, diventano i protagonisti della ricerca dell’artista, che li riconosce e recupera la loro essenza, fotografandoli.Inferno è un esercizio in Magnus Opus, grande opera alchemica, che trasmuta la plastica di bottiglie recuperate dai rifiuti in distillato formale sublime, fissato nei chiaroscuri fotografici. Il lavoro consiste quindi in una sequenza di passaggi e interazioni manuali, registrati poi attraverso lo scatto fotografico. Le opere, in apparenza molto materiche, rivelano uno sguardo capace di cogliere la poesia nascosta dietro il velo dell’ordinario, aprendo uno spiraglio di luce su ciò che generalmente viene scartato ed annullato nell’oblio.Questa ricerca fotografica è un viatico per rotte inesplorate, traversate coraggiose che si intraprendono seguendo astri eterei, senza sapere se mai si giungerà a riva sicura.
Mostre | |
Giugno / Luglio 2025
Dicembre/Marzo 2016/2017 |
“Ichos” – Museo Archeologico Nazionale di Buccino
“Silenzi” – Certosa di San Lorenzo – Padula |
Febbraio 2014 | “Ichos” – Museo Archeologico di Napoli |
Maggio 2013 | “Ichos” – Museo Archeologico di Locri |
Aprile 2009 | “Simbiosi” – Museo Archeologico Nazionale di Paestum |
Ottobre 2008 | “Silenzi” – Castel dell’Ovo – Napoli |
Aprile/Maggio 2009 | I risultati di una ricerca di due anni nei musei archeologici di Paestum, Napoli e Atene sono presentati nell’esposizione “Ήχος” al Museo Archeologico Nazionale di Paestum. |
Gennaio 2004 | Silenzi” – Cappella della Villa Rufolo – Ravello |
Luglio/agosto 2003 | “Silenzi” – Tagunscenter – Dachau (Allemagne) |
Settembre 1999 | Fotografie sull’ architettura urbana romana – GalleriaTrincia – Roma |
Collaborazioni
La notte stellata, rivista di psicologia e psicoterapia N 1, Aprile 2017 www.lanottestellata.com